Cos’è l’indice di minimalismo di una scarpa sportiva

Nel 2015 è stato condotto uno studio internazionale da 42 esperti di biomeccanica di corsa che hanno definito il termine “minimalismo di una scarpa”.
La scarpa minimalista è una scarpa che interferisce minimamente con i movimenti naturali del piede nudo, grazie a diversi punti di forza: elevata flessibilità, basso drop, spessore ridotto, peso leggero, assenza di tecnologie per controllare la stabilità e il movimento.

  • Peso della scarpa (da bilancia): più leggera è la scarpa, più alto sarà l’indice minimalista.
  • Flessibilità longitudinale e torsionale: maggiore è la flessibilità, maggiore sarà il punteggio.
  • Spessore: distanza tra il centro del tallone e il punto di contatto sul terreno della scarpa sotto il tallone. Più la scarpa è sottile, più alto sarà l’indice minimalista.
  • Drop: differenza tra lo spessore della suola rispetto al tallone e quello della suola rispetto all’avampiede. Più la differenza è vicina a 0, più alto sarà il punteggio.
  • Sistemi di stabilità e controllo del movimento: sistemi di ammortizzazione e controllo tipo anti-supinazione e anti-pronazione. Alla minor presenza di questi, maggiore sarà il punteggio.

Attenzione!! Quando si cambia la scarpa, sceglierla con una differenza di minimalismo superiore al 10-20% comporta poi un periodo di adattamento di 2 mesi circa, al fine di prevenire infortuni o problematiche.
Utilizzare una scarpa con indice di minimalismo:

  • BASSO può comportare sovraccarichi a ginocchia, anche e colonna e diminuiscono i carichi su piedi, gastrocnemi e tendini di Achille;
  • ALTO diminuiscono l’impatto su ginocchia, fianchi e lombari, mentre aumentano i carichi su piedi, gastrocnemi e tendini di Achille.

La scelta della scarpa deve essere correlata a vari fattori:

  • stile di corsa/cammino
  • tipologia di gare e distanza di corsa/cammino
  • patologie presenti o passate.